BENVENUTI NEL SITO UFFICIALE DEL NURSIND SALERNO
LA PROBLEMATICA DEL PERSONALE IMPIEGATO NEGLI UFFICI O IN SEDE DIVERSA DA QUELLA DEL PROPRIOPROFILO E’ SECOLARE, MA OGGI STA ASSUMENDO CONTORNI GROTTESCHI IN QUANTO VI E’ UN ESERCITO DI PERSONE CHE NON SVOLGONO IL LORO RUOLO NEI PROFILI DI APPARTENENZA. NURSIND HA “MAPPATO” TUTTE LE POSIZIONI ANOMALE E CHIESTO ALL’ASL SALERNO DI VERIFICARLE, RICOLLOCANDO NELLA LORO POSIZIONE NATURALE IL PERSONALE CARENTE NELLE CORSIE.
IL SERVIZIO TRASPORTO INFERMI E’ DI VITALE IMPORTANZA PER TUTTI GLI OSPEDALI, MA DEVE ESSERE ESEGUITO IN SICUREZZA ED IN CONFORMITA’ ALLE LEGGI VIGENTI. NURSIND CHIEDE UN INCONTRO PER DISCUTERE DELLA QUESTIONE.
DICE IL SAGGIO … A VOLTE E’ MEGLIO TACERE CHE PARLARE, E QUESTO UN SINDACALISTA LO DOVREBBE BEN SAPERE
Rimaniamo dell’opinione che quando qualcosa non va bisogna denunciarla senza se e senza ma, ma nel momento in cui si dicono cose inesatte e si instilla nella popolazione il senso di disaffezione verso la cosa pubblica, allora occorre fare un papasso indietro e chiedere scusa.
PRONTA DISPONIBILITA’ O SCHIAVITU’?
Il NURSIND Salerno è costretto a ritornare sulla problematica della Pronta Disponibilità in quanto tanto l’ASL Salerno quanto l’AOU Ruggi non abbiano ancora, come in passato, elaborato il Piano delle Pronte Disponibilità. Grazie a questo istituto, non regolamentato, si continua a sfruttare il personale già gravato da innumerevoli carenze di organico e per quattro spiccioli, nel mentre le aziende risparmiano sulle assunzioni. Se la richiesta di incontro chiesta da NURSIND non avrà esito, si andrà inevitabilmente incontro allo stato di agitazione.
IL CONTRATTO CHE NON C’E’ …
Cgil, Uil e Nursing Up hanno fatto saltare il tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL della Sanità Pubblica, negando ai lavoratori e ai professionisti della sanità le conquiste ottenute in mesi di negoziato e di pressing su Governo e Parlamento. È una decisione grave che tocca direttamente le tasche di chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute dei cittadini. Non si capiscono le ragioni di una delle tre sigle sindacali in particolare quella del Nursing Up che oggi rifiuta la firma su un contratto che prevedeva un aumento medio di 170 euro pro capite, mentre ha firmato senza remore quello del 2018 che prevedeva un aumento medio di 5 .
La sensazione e’ che, a fari spenti, si sia raggiunto un accordo trasversale tra CGIL, UIL e Nursing Up, che di fatto ha affossato le legittime aspirazioni di migliaia di lavoratori.
Eppure tutte e tre nel 2018 cantavano vittoria per un aumento di 5 euro !!!
La domanda che viene spontanea porre e’ se i tanti infermieri oggi iscritti al Nursing Up, ma anche e soprattutto a CGIL e UIL, si sentano rappresentati da questa non firma !!!
Chi ci perde? Tutti i lavoratori ma soprattutto quelli che lottano in prima linea in Pronto Soccorso tra violenze gratuite e turni massacranti.
L’ulteriore domanda che facciamo a questi lavoratori e’ quanto tempo vi occorre ancora per capire con chi schierarvi, se con chi vi ha tradito o con chi ha lottato per garntire maggiore equita’ di trattamento salariale e normativo.
NURSIND non vi ha tradito e mai lo fara’ !!!
Di seguito trovate un riassunto di quanto era stato conquistato e che per colapa di qualcuno, CGIL UIL e NURSING UP, non avremo piu’…




Ora si deve scegliere, si deve capire da chi dobbiamo farci rappresentare, se dai professionisti dell’inganno o da chi, con costanza e sacrificio, porta avanti le sue idee per il miglioramento della professione infermieristica.

All’SPDC di Vallo della Lucania continuano le aggressioni al personale sanitario. NURSIND, nel rimanere a fianco dei lavoratori, chiede al Dipartimento di Salute Mentale e alla Direzione Sanitaria aziendale maggiore tutela per il personale e nuovi arrivi per fronteggiare quella che è diventata una guerra di trincea.
Ciao Margaret, grande combattente.
Oggi la nostra amica Margaret ha concluso la sua ultima battaglia. Come da suo carattere ha lottato contro un male che ai più non da tanto tempo, ma lei, come sempre, ha lottato come una leonessa pur dovendosi arrendere all’inevitabile. Di lei rimarrà sempre il ricordo di una donna libera, al fianco dei lavoratori e mai doma su ogni aspetto del vivere sociale. Ha attraversato anni di lotta che tanti di noi non possiamo nemmeno immaginare, cosa che, spero, possa essere di insegnamento a tutti i sindacti ed ai neo sindacalisti, ovvero mettere al primo posto il benessere dei lavoratori e non quello della sigla di appartenenza. Non ti dimenticheremo mai. Ciao amica mia, ti ricorderemo sempre sorridente.
